Oggi è il compleanno della
Padrona. Spero mi concederà di
incontrarla e non finisca come venerdì scorso quando un appuntamento che ormai davo
per scontato si è tramutato in un week-end di “clausura” per
punizione. Siamo d’accordo che la
chiamerò alle 9.30 per ricevere istruzioni.
Interrompo una riunione di lavoro e faccio squillare il telefonino alle
9.30 in punto: nessuna risposta.
Ovviamente mi vengono in mente le cose più strane e mi attanaglia il
dubbio che anche oggi non mi voglia vedere ma, dopo un tempo che a me sembra
un’eternità, ma in realtà è solo un minuto dopo, arriva il messaggio “sono al
telefono con mia mamma, ci sentiamo tra poco”.
Il momento arriva alle 9.49, ma è una conversazione molto breve in cui
mia annuncia che a breve mi arriveranno
2 messaggi con le istruzioni.
I messaggi arrivano: il primo mi ordina
di comprarle alcune cose al supermercato, il secondo dice di prenotare un
ristorante perché ceneremo insieme la sera (woooowwwww); un ristorante dove si
possa mangiare pesce e devo essere io a scegliere, lei non vuole ordinare nulla;:
aggiunge però che le piace molto il pesce crudo (un piccolo aiuto, meno male!!).
Beh, il primo compito è facile,
basta passare da un supermercato lungo la strada; il secondo lo è molto meno;
non conosco la città e tanto meno i suoi
ristoranti. Mi viene in aiuto san
TRIPADVISOR; il ristorante n.1 di Latina è di pesce ed ha ottime
recensioni. Chiamo, parlo con uno dei 2
proprietari e gli spiego ciò che vorrei.
E’ gentilissimo e disponibile ma su un punto è irremovibile: non vuole
concordare un menu in anticipo e insiste che scegliamo sul menu a seconda
dell’ispirazione del momento. Porta
argomentazioni che mi paiono convincenti: dice che stabilisce il menu giorno
per giorno, con accostamenti originali e sempre diversi a seconda di ciò che trova
di fresco. Mando un messaggio alla
Padrona spiegandole la policy del
ristorante ma lei è irremovibile: non vuole scegliere. Altra affannosa ricerca su internet, ne trovo
altri 2 che mi sembra facciano al caso nostro; chiamo, ma nessuno risponde, anche se dicono di essere aperti a mezzogiorno
ed ormai si sono fatte le 12 meno un
quarto. La disperazione comincia a prendere
corpo ma mi viene un’idea: digito su google “Migliori ristoranti di pesce
crudo a Latina”; il primo che esce
sembra promettere bene; chiamo, risponde il proprietario, anche lui
gentilissimo e disponibile. Mi conferma
che il pesce crudo è la loro specialità (wooww) , gli dico che vorrei
concordare un menu in modo da non dover ordinare quando arriviamo e mi dice che
va benissimo. Concordiamo per un misto
di carpaccio di pesce, crostacei e ostriche, un bis di primi ed un eventuale
secondo che però, lui stesso, mi dice non sarà probabilmente più necessario in
quanto, a quel punto, saremo già sazi (ed aveva ragione).
Messaggio alla Padrona che ho prenotato
il ristorante. A quel punto è tutto
facile, passo dal supermercato (accidenti, non ho la moneta per il carrello,
devo portare tutto a mano), passo da un fioraio dove trovo addirittura dei
fiori viola, il suo colore preferito.
Alle 19.30 partiamo per il ristorante lontano circa mezz’ora di
macchina. Sono un po’ preoccupato, non
conosco il ristorante, l’ho visto solo su internet; sarà di livello adeguato?
Si ricorderà che abbiamo fissato un menu?
Arriviamo, il locale è proprio in
riva al mare; il posto è bello, un ambiente raffinato; ci offrono un buon
tavolo e un bicchiere di prosecco come aperitivo. Poco dopo si avvicina il cameriere e ci
chiede cosa desideravamo. Ecco il
momento è arrivato, penso tra me e me;
gli dico che avevo telefonato e fissato un….. Non mi da il tempo di finire, capisce subito,
fa un sorriso e si allontana con i menu che non avevamo nemmeno aperto. Da quel momento è tutto in discesa, la cena è
ottima, curata nei dettagli e, la cosa più importante, la Padrona sembra
decisamente soddisfatta.
Rientriamo a casa parliamo un
po’m di BSDM in generale e lei mi invita ad una riflessione: perché mi ha dato
quelle due disposizioni la mattina? Che
significato hanno per me? Che insegnamento ne devo trarre?
Ovviamente non riesco a pensare
ad altro per tutto il viaggio di ritorno e ogni tanto mi sveglio anche di
notte, pur essendo stanchissimo. idem stamattina. La questione della cena è forse la più facile a cui dare una risposta,
anche perché, lo ammetto, qualche indizio la Padrona me lo ha dato: lei non ha voluto che eseguissi semplicemente
un ordine, cosa che sarebbe stata abbastanza facile, ma voleva che ci mettessi del mio, che usassi la testa e mi impegnassi
per la miglior riuscita della serata, assecondando i suoi desideri che mi erano noti (le piace
il pesce crudo) e cercando di organizzare le cose nella maniera migliore,
curando anche i dettagli.
Più difficile capire
l’insegnamento incluso nel dover fare al spesa; lo scopo non era certo
risparmiare una ventina di euro ma forse il motivo l’ho capito (spero). Più volte, nei giorni scorsi le avevo offerto
il mio aiuto, anche perché sapevo che doveva stare vicino alla mamma che stava
male; lei ne aveva preso atto ma non mia
aveva mai chiesto nulla. Le mie però
erano offerte generiche, quelle che tipicamente si fanno in quei momenti e questo non basta; la
Padrona forse vuole che mi occupi più specificatamente dei suoi bisogni. Deve
essere compito mio vedere se le manca il latte, se ha finito le sigarette (ops
non sapevo nemmeno la marca), se la scorta della sua birra preferita si sta esaurendo. Lo so che non è facile perché non viviamo
insieme, e ci sono gli impegni di lavoro, ma certamente posso fare di più che
chiederle semplicemente se ha bisogno di aiuto e, probabilmente, lei è anche
disponibile a fornirmi qualche aiuto, così come ha fatto quando mi ha detto che
le piace il pesce crudo.
Quindi la soddisfazione di avere
passato (e, spero, di averle fatta passare) una bella serata è stata
addirittura rinforzata dall’aver anche tratto un insegnamento positivo che mi aiuterà ad essere uno schiavo migliore
nel prossimo futuro. La Padrona è stata
anche magnanima: ieri non mi ha punto per le mie mancanze dei giorni scorsi (lo
so, è solo un rinvio, la punizione arriverà comunque, come è giusto che sia);
il giorno del suo compleanno ha voluto essere buona con me. Questo ha avuto però anche un aspetto
negativo per me: è inutile negarlo,
soffro di mancanza di contatto fisico con la Padrona; è dal 2 aprile, quando
sono stato frustato, che non ho un contatto fisico con lei e non so ancora
quanto questo durerà. Quando parlo di
contatto, non mi riferisco certo a
contatti di tipo sessuale, a carezze, a baci, a coccole; ma ieri avrei
preferito essere frustato piuttosto che essere tenuto a distanza (e, credetemi,
la frusta fa male, il dolore in se stesso non mi da piacere, ha significato
solo perché lo faccio per la Padrona, questo mi da piacere); che sia la frusta, una sberla, la cera
bollente, il pissing, uno sputo o
quant’altro, va bene,
purché ci sia una forma di
contatto. E’ vero che anche le parole, i
messaggi su Whatsapp sono forme di contatto ma non sono sufficienti a riempire
il vuoto che hai quando la Padrona ti tiene lontano o, magari, è seduta a pochi centimetri da
te ma non ti concede nulla (ma forse
sono ancora troppo egoista e penso solo al mio piacere).