mercoledì 3 giugno 2015

Riflessione

In questo fine settimana questo schiavo e’ stato fuori città’ per un impegno programmato da tempo. Il colloquio con la Padrona si e’ limitato a qualche scambio di sms. Tra l’altro il telefonino di questo schiavo si e’ rotto, per cui ha dovuto trasferire la SIM su un altro cellulare sul quale, pero’, non c’era Whatsup per cui si e’ dovuto ricorrere agli sms. E’ un periodo nero per i telefonini: anche quello della Padrona ha dei problemi e funziona a singhiozzo.
Durante il fine settimana, questo schiavo ha riflettuto sulla punizione di settimana scorsa. Era la prima volta che questo schiavo doveva consumare il proprio sperma. Ci aveva già’ provato altre volte ma, una volta arrivato al dunque, dopo aver eiaculato, quando si trattava di leccarlo e di ingerirlo, si era sempre tirato indietro. Nell’uomo, una volta raggiunto l’orgasmo, si ha un improvviso e rapido abbassamento dell’eccitazione, per cui quello che fino ad un attimo prima era oggetto di desiderio, perde di interesse e diventa addirittura ripugnante. Ingerire il proprio sperma immediatamente dopo l’orgasmo e’ una di queste cose: molti uomini vorrebbero farlo, ma pochi ci riescono.
Conoscendo queste cose, questo schiavo, quando ha letto l’ordine della Padrona, era preoccupato: aveva paura di non riuscirci, di rimanere bloccato al momento decisivo, come era accaduto altre volte. Invece e’ andato tutto bene, svuotare il preservativo, col suo contenuto, nella bocca e’ stato facile, così come assaporare per alcuni secondi lo sperma e finalmente ingoiarlo.

Inutile dire che la soddisfazione di questo schiavo e’ stata grande: era riuscito, con apparente facilita’, a superare i suoi limiti e ad eseguire puntualmente le disposizioni ricevute dalla Padrona. Questo schiavo lo prende come un ulteriore segno del livello di sottomissione raggiunto; la volontà’ di obbedire alla Padrona ha prevalso sul proprio ego, sulle proprie paure; la sua dignità’ di maschio e’ stata ancora una volta annientata per servire la Padrona, così come e’ giusto che sia per uno schiavo.

Nessun commento:

Posta un commento